È da qualche anno ormai che tutti i marchi che se lo possono permettere stanno abbondantemente attingendo ai loro archivi storici per riproporre alcuni dei loro design più celebri ed è un trend che riguarda tanto i produttori svizzeri quanto quelli giapponesi. Alpina, che nei suoi 142 anni di attività ha lanciato sul mercato un sacco di modelli, quest’anno ha presentato la riedizione del Tropic-Proof. Con il suo design che arriva direttamente dagli anni ‘60 offre un’alternativa molto interessante a chiunque apprezzi le misure contenute, i movimenti a carica manuale e le linee semplici e tradizionali.
Sommario:
Recensione
La riedizione moderna dell’Alpina Tropic-Proof commemora il 60° anniversario dall’uscita del corrispettivo modello vintage, presentato nel 1965 come orologio solido e robusto in grado di resistere all’umidità tipica dei climi tropicali e agli urti che si possono verificare praticando attività all’aria aperta. Il produttore svizzero ha ripreso il design originale quasi in modo integrale, a partire dalle dimensioni della cassa da 34mm che oggi sono abbastanza una rarità.
Quadrante e lancette
L’Alpina Heritage Tropic-Proof è disponibile in due diverse colorazioni, in bianco e in nero, ed entrambi i quadranti hanno una finitura lucida. Le scritte sono ridotte al minimo e replicano in modo fedele quelle presenti sugli orologi del 1965, ma con dimensioni maggiori che le fanno quindi risultare più evidenti. È assente la data, altro dettaglio ripreso direttamente dalle referenze vintage che farà la gioia di chi tende a prediligere i quadranti puliti e minimali. Gli indici sono applicati e sfaccettati, con una finitura lucida che risalta quando viene colpita dalla luce e sono accompagnati anche da una piccolissima porzione di pasta luminescente in colorazione Old Radium sul lato esterno.
Le sfere dauphine ricreano accuratamente l’aspetto dei Tropic-Proof vintage, con finitura lucida e margini netti. Anche qui, nella parte centrale, è applicata una piccola quantità di SuperLuminova Old Radium. Come su tanti orologi del passato, anche in questa riedizione le sfere di minuti e secondi hanno una lieve curvatura verso il basso.
La visibilità al buio non è certamente paragonabile a quella di un diver, ma del resto l’Alpina Tropic-Proof non è stato pensato per quello scopo. La pasta luminescente è comunque ben visibile sulle sfere, mentre gli indici tendono ad affievolirsi abbastanza in fretta, proprio a causa delle loro dimensioni piuttosto contenute.
Vetro e cassa
Il vetro è uno zaffiro boxed con bordo arrotondato che, pur mantenendo un aspetto estetico simile a quello dei plexiglas del passato, aggiunge una resistenza ai graffi decisamente maggiore, più pratica nell’utilizzo quotidiano. La leggibilità è molto buona, anche ad angolazioni estreme.
La cassa riprende il design degli anni ’60, con linee classiche e tradizionali. Le anse sono dritte e orientate verso il basso e la finitura è interamente lucida. Dalla vista laterale lo spessore rimane piuttosto contenuto, proprio come ci si aspetterebbe da una riedizione di un modello del 1965. La corona a ore 3 ha un diametro abbastanza importante per facilitare la ricarica manuale, ma sporge pochissimo dalla carrure per evitare di dare fastidio al dorso della mano. La finitura è lucida con il logo di Alpina in rilievo ed è a pressione, una scelta in linea con la tipologia dell’orologio e del movimento all’interno.
Il fondello a vite in acciaio con il suo contorno decagonale per gli attrezzi apricassa è in linea con lo spirito vintage del Tropic-Proof, così come la decorazione piuttosto semplice costituita dal marchio di Alpina al centro. Tra le varie specifiche incise sulla parte più esterna c’è anche il dato sull’impermeabilità fino a 3atm. Questa è una caratteristica congrua con il design dell’orologio e con la volontà di non andare ad alterarne troppo l’estetica con uno spessore complessivo superiore.
Movimento
Il movimento all’interno è designato da Alpina con la sigla AL-480 ed è sostanzialmente un Sellita SW215 a 28.800a/h di frequenza, riserva di carica di 42 ore e fermo macchina. La sua caratteristica principale è data dalla ricarica esclusivamente manuale, ripresa direttamente dal Tropic-Proof del 1965 e che oggi è meno frequente. C’è chi preferisce la praticità della carica automatica e chi, al contrario, preferisce avere quel momento speciale di interazione con il proprio orologio. In ogni caso la ricarica manuale restituisce un feedback tattile e acustico particolarmente piacevole.
Cinturino
Il cinturino di serie è in alcantara color sabbia e si sposa molto bene con l’aspetto del Tropic Proof, sia cromaticamente che esteticamente. Il materiale, con il suo tipico effetto scamosciato, è gradevole al tatto ed è molto flessibile. Per la chiusura c’è una normale fibbia ad ardiglione. Purtroppo non sono presenti le anse a sgancio rapido e la misura da 17mm di larghezza può limitare un po’ le scelte per i cinturini di terze parti, ma questi rimangono degli orologi che invogliano sicuramente a sperimentare parecchio da quel punto di vista.
Al polso
Per questa sua riedizione Alpina ha deciso di rimanere fedele alle proporzioni del modello vintage e questo si riflette sicuramente in una vestibilità quasi d’altri tempi, sia per quanto riguarda il diametro che per quanto riguarda lo spessore. Il diametro è di 34mm, la distanza da ansa ad ansa è di 39,8mm, lo spessore è di 9,2mm e il peso con il cinturino installato è di 56g.
Opinioni
L’Alpina Heritage Tropic-Proof è un po’ una rarità nel mercato attuale ed è per questo motivo che può essere particolarmente interessante. Le sue caratteristiche non sono per tutti: il diametro è compatto, il calibro a carica manuale o lo si odia o lo si ama e, se si è alla ricerca di un po’ di versatilità di utilizzo in più, è facile che si preferiscano modelli con maggior impermeabilità (e Alpina nel suo catalogo offre parecchie alternative in tal senso). Però è proprio per le sue peculiarità che la riedizione del Tropic-Proof è interessante, anche perché le esigenze e i gusti di ciascuno di noi non sono gli stessi. Personalmente ho trovato davvero bella la variante con quadrante bianco, che è quella che sceglierei. Il prezzo di listino è di 1.795€ per entrambe le versioni.
Scheda tecnica
Diametro | 34,0mm |
Lug to Lug | 39,8mm |
Spessore | 9,2mm |
Peso | 56g (con cinturino) |
Movimento | AL-480 (Sellita SW215), manuale |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 42h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 30m |
Bracciale | alcantara, 17mm |
Prezzo | 1.795€ |