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Alpina Seastrong Diver Extreme, recensione completa

Mattia di Mattia
29 Settembre 2024
in Alpina, Recensioni
Tempo di lettura: 5 minuti
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Alpina Seastrong Diver Extreme
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Alpina ha avviato la distribuzione ufficiale in Italia con l’apertura dei primi concessionari. Questo è un marchio svizzero con oltre 140 anni di storia alle proprie spalle che si è sempre concentrato sull’innovazione. Lo scorso aprile, a Watches and Wonders, sono stati presentati i nuovi Seastrong Diver Extreme, con un look completamente aggiornato e declinato anche in variante GMT. Da amante dei diver non potevo fare a meno di scegliere di provare proprio uno di questi modelli per celebrare l’arrivo ufficiale di Alpina nel nostro paese.

Sommario:

  • 1 Una storia di oltre 140 anni
  • 2 Recensione
  • 3 Vetro, ghiera e cassa
  • 4 Movimento
  • 5 Cinturino e bracciale
  • 6 Al polso 
  • 7 Opinioni
  • 8 Scheda tecnica

Una storia di oltre 140 anni

Nata inizialmente come corporazione di orologiai e tecnici specializzati per mettere insieme tutte le professionalità necessarie per la produzione di segnatempo di qualità, negli anni 20 poteva contare su una rete di oltre 2.000 rivenditori in giro per il mondo. Un risultato davvero notevole per l’epoca. Nel 1938, con il lancio dell’Alpina 4, vennero di fatto codificate le 4 caratteristiche principali necessarie per un orologio sportivo: impermeabilità, resistenza agli urti, resistenza ai campi magnetici e cassa in acciaio inossidabile. Negli anni ’60 presentò il Seastrong, il primo diver del marchio, poi, durante l’epoca della cosiddetta crisi del quarzo, dovette affrontare parecchie difficoltà, proprio come tutti gli altri produttori svizzeri. Nel 2002 ci fu l’acquisto da parte della famiglia Stas, i fondatori e proprietari di Frederique Constant e da quel momento in poi iniziò la rinascita. Dal 2016, insieme a Frederique Constant, anche Alpina è entrata a far parte di Gruppo Citizen.

Recensione

L’Alpina Seastrong Diver Extreme è declinato in 5 varianti: 3 solo tempo e 2 con complicazione GMT. Il quadrante ha una lavorazione superficiale molto interessante e originale, a triangoli, che prende spunto dal logo del marchio. Le scritte sono ridotte al minimo, con marchio in alto e in basso indicazioni sulla tipologia di movimento all’interno. Qui, a ore 6, c’è anche la finestra per la data contornata da una cornice argentata. Gli indici hanno dei bicchierini lucidi, ma quelli ha ore 3, 9 e 12 sono di dimensioni maggiorate e di forma differente per facilitare l’immediato orientamento dell’orologio anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Alpina Seastrong Diver Extreme

Intorno al quadrante è posizionato il rehaut in colorazione arancione brillante che dà carattere all’intero orologio. Le sfere sono parzialmente scheletrate e presentano una finitura lucida di buona qualità. Quella dei minuti ha la punta arancione per una rapida lettura del tempo trascorso durante le immersioni. Quella dei secondi ha un contrappeso triangolare in bianco che riprende sempre il logo del marchio.
Al buio la visibilità è ottima sulle sfere e sul riferimento della ghiera, mentre gli indici tendono a svanire nel giro di poco tempo dall’esposizione ad una fonte di luce.

Alpina Seastrong Diver Extreme

Vetro, ghiera e cassa

Il vetro è uno zaffiro piatto con trattamento antiriflesso sul alto interno che è molto efficace nel gestire al meglio i riflessi più fastidiosi e mantiene una trasparenza ottimale anche ad angolazioni estreme.
La ghiera ha un inserto in ceramica nera con numeri in rilievo tinta su tinta con finitura lucida che contrasta sullo sfondo opaco. Nonostante abbia un profilo molto basso, la superficie antiscivolo è decisamente efficace anche con i guanti e il meccanismo è piacevole da azionare con 120 scatti precisi e senza giochi eccessivi.

Alpina Seastrong Diver Extreme

La cassa è indubbiamente uno dei punti di forza del Seastrong. Ha un design riconducibile alle casse a cuscino, ma è molo più complessa ed elaborata e basta osservarla di lato per accorgersene immediatamente. È una costruzione a più parti e i vari livelli della cassa presentano finiture diverse che si alternano una all’altra. Le satinature sono particolarmente curate, sulla parte superiore della carrure e sulle anse. I biselli e le altre superfici lucidate a specchio brillano alla luce. Lo spessore, già di per sé molto limitato per un orologio in grado di resistere fino a 300m di profondità, è reso visivamente ancora più snello proprio dal design movimentato dei fianchi.

Alpina Seastrong Diver Extreme

La corona a ore 3 è di dimensioni piuttosto generose. Ha una finitura lucida con il logo di alpina in rilievo e per la superficie antiscivolo è stato utilizzato un anello gommato. Naturalmente la corona è a vite e la filettatura è molto precisa sia in apertura che in serraggio.
Il fondello è tenuto in sede da 6 viti, una scelta meno diffusa tra i diver veri e propri, ma che comunque garantisce l’impermeabilità fino a 30bar di pressione e fa sì che il Seastrong rispetti i parametri della certificazione ISO 6425. Al centro c’è una decorazione semplice ma ben realizzata con il logo e il marchio di Alpina.

Movimento

All’interno del Seastrong c’è un Sellita SW-200, una meccanica estremamente diffusa e affidabile che potrà essere riparata e revisionata da un qualunque orologiaio in giro per il mondo. La frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 38 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina.

Alpina Seastrong Diver Extreme

Cinturino e bracciale

Questa variante con dettagli arancioni è abbinata di serie con un cinturino in tinta. La gomma è di ottima qualità e presenta una trama a quadretti in rilievo all’esterno. Bellissima poi la chiusura deployante, splendidamente rifinita e con marchio inciso. La variante nera invece è venduta di serie con il bracciale in acciaio che ha lo stesso livello di finiture, molto curate, viste sulla cassa.

Alpina Seastrong Diver Extreme

Al polso 

Il lavoro fatto da Alpina per rendere la cassa del Seastrong più comoda da indossare anche su polsi di dimensioni non esagerate è evidente. In precedenza questi diver avevano misure più abbondanti, ma ora risultano perfettamente proporzionati anche su un polso da 16cm. La cassa è comoda e persino la corona, decisamente di grandi dimensioni, non dà fastidio al dorso della mano. Il cinturino poi è molto avvolgente e piacevole al tatto. Il diametro è di 39mm, anche se con le sporgenze laterali si arriva a 41,1mm. La distanza da ansa ad ansa è di 47,2mm, lo spessore è di appena 12,5mm e il peso con il cinturino installato è di 119g.

Opinioni

Era da qualche anno che apprezzavo il design del Seastrong e con quest’ultimo aggiornamento trovo che Alpina abbia migliorato in modo netto il suo prodotto. La cassa è davvero particolare e con il suo design elaborato non copia nessuno. Le finiture sono curate e ben realizzate e la vestibilità al polso è ottima, soprattutto se si considera che abbiamo a che fare con un diver vero e proprio impermeabile fino a 300m. Questa versione con dettagli arancioni è di gran lunga la mia preferita e ha tanto carattere. L’unico difetto è rappresentato dalla luminescenza piuttosto scarsa degli indici del quadrante. Il prezzo di listino in questa configurazione con cinturino in gomma è di 1.995€ e lo rende un prodotto molto interessante se si tiene conto delle caratteristiche e della storia del marchio.

Scheda tecnica

Diametro 39,0mm
Lug to Lug 47,2mm
Spessore 12,5mm
Peso 119g (con cinturino in gomma)
Movimento Sellita SW200, automatico
Caratteristiche del movimento frequenza 28.800a/h, 38h di riserva di carica
Vetro zaffiro
Cassa acciaio
Impermeabilità 300m
Bracciale acciaio o gomma
Prezzo a partire da 1.995€ (con cinturino in gomma)

Alpina Seastrong Diver Extreme

Alpina Seastrong Diver Extreme
Alpina Seastrong Diver Extreme

Alpina Seastrong Diver Extreme
Alpina Seastrong Diver Extreme

Alpina Seastrong Diver Extreme

Tags: ALPINAAUTOMATICIDIVERNOVITÀ 2024SW200SWISS MADE
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Mattia

Mattia

Non so esattamente come sia nato il mio legame con gli orologi, ma ricordo di esserne rimasto attratto e incuriosito fin da bambino. Dopo i primi (tanti!) Swatch tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, dai primi anni 2000 ho iniziato ad apprezzare il fascino dell’orologeria meccanica e da allora non me ne sono più allontanato. Dopo aver creato il mio canale YouTube nel 2016 e dopo un’esperienza di oltre 15 anni nel mondo dell’editoria e del giornalismo, ho pensato di espandere la mia presenza online con la creazione di questo spazio virtuale dove poter trasmettere il più possibile l’amore, maniacale, per gli orologi.

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