Alpina è un marchio storico con oltre 140 anni alle sue spalle e da settembre, dopo parecchi anni di assenza, ha avviato la distribuzione ufficiale anche in Italia. Se il Seastrong, con la sua cassa moderna e originale, rappresenta il modello più tecnico attualmente a catalogo, la linea Heritage raggruppa varie referenze che si ispirano ai design del passato. Lo scorso aprile durante i Geneva Watch Days, sono stati presentati due modelli che rielaborano lo stile degli anni ’30 e ’40 e, con le loro linee classiche, sono una valida alternativa per chi cerca qualcosa di meno tecnico e più elegante.
Recensione
L’Alpina Heritage Automatic è declinato in due versioni (Ref. AL-520SBG3SH6 e Ref. AL-520BG3SH6) che differiscono unicamente per il quadrante. La prima configurazione è quella accentua ancora di più lo spirito vintage, un po’ d’altri tempi, di questo modello.
Il quadrante è davvero bello e ben riuscito: è diviso in due parti, con il disco centrale in colorazione beige chiaro dove sono riportate le scritte principali, con logo in alto e caratteristiche del movimento in basso. All’esterno c’è un anello spazzolato sul quale sono stampati gli indici con grafica mista, a numeri arabi per quelli a ore 3, 6, 9 e 12 e a bastone in tutte le altre posizioni. In basso, ai lati dell’indice, è presente anche il marchio Swiss Made e la parte più periferica del quadrante è occupata dalla minuteria nera.
Bellissime poi le lancette, con quelle di ore e minuti a gladio e nervatura centrale. La loro colorazione blu non è frutto di un trattamento termico quanto piuttosto di un rivestimento PVD, ma il risultato è davvero eccellente e a seconda dell’angolazione della luce la loro tonalità può essere più o meno evidente. Alpina ha cercato di ricreare l’atmosfera degli orologi del passato, sia evitando di inserire una finestra della data, sia rinunciando all’applicazione di pasta luminescente.
Vetro e cassa
Il vetro è un ottimo zaffiro boxed con bordo arrotondato e trattamento antiriflesso sul lato interno, piuttosto evidente a certe angolazioni per la sua colorazione bluastra. Il controllo dei riflessi è davvero buono e il bordo curvo è esteticamente piacevole perché ricrea molto bene la suggestione dei vetri plexiglas.
La cassa ha linee classiche e tradizionali, destinate a rimanere un punto di riferimento anche al di là delle mode. Alpina ha preso spunto dai suoi orologi degli anni ’30 e ’40, chiaramente modernizzando il tutto con dimensioni più attuali, ma mantenendo delle proporzioni perfette. Le anse sono dritte ma orientate verso il basso per migliorare la vestibilità. La finitura è interamente lucida a specchio, sulla lunetta intorno al vetro, sulla parte superiore della cassa e sui fianchi, ed è realizzata con grande cura. Lo spessore complessivo è piuttosto contenuto ed è proprio quello che ci si aspetterebbe da un orologio di questa tipologia.
La corona a ore 3 sporge di poco dalla carrure, ma è comunque comoda da azionare. La finitura è lucida ed è a pressione. Sicuramente una corona a vite avrebbe dato un po’ di sicurezza in più, ma anche questo è un dettaglio in linea con la tipologia dell’orologio.
Il fondello a pressione è in acciaio con finitura principalmente lucida a eccezione del medaglione centrale con il marchio i Alpina in rilievo. Tra le varie indicazioni incise è riportato il dato sull’impermeabilità fino a 3atm di pressione, quindi meglio rimanere a debita distanza dall’acqua.
Movimento
All’interno del Heritage Automatic c’è un Sellita SW200, che Alpina chiama internamente AL-520, con frequenza a 28.800a/h, riserva di carica di 38 ore, possibilità di ricarica manuale e fermo macchina. Si tratta di una meccanica molto affidabile, presente in una sconfinata quantità di modelli e, pertanto, molto semplice da revisionare da parte di un buon orologiaio.
Cinturino
Sull’Heritage Automatic è montato di serie un cinturino in pelle nera che si intona bene allo spirito dell’orologio. La fibbia ad ardiglione in acciaio ha il logo di Alpina inciso. Questo è senza dubbio uno di quei modelli che si prestano più di altri a giocare con cinturini di terze parti per trovare l’abbinamento perfetto, personalizzando così il suo aspetto in base ai gusti personali. Occorre però tenere presente che le anse sono da 19mm di larghezza.
Al polso
L’Alpina Heritage Automatic ha dimensioni aggiornate rispetto ai modelli del passato a cui si ispira, ma rimane perfettamente proporzionato e può vantare una vestibilità eccellente anche su polsi piccoli. Il diametro effettivo è di 37,8mm, la distanza da ansa ad ansa è di 45,3mm, lo spessore complessivo è di 10,2mm (inclusi i quasi 2mm del vetro sporgente) e il peso con il cinturino installato è di 53g.
Opinioni
Sono tanti i marchi che negli ultimi anni hanno deciso di rispolverare i propri design del passato e Alpina ha avuto un’ottima idea introducendo la linea Heritage per accontentare gli appassionati delle forme più classiche e tradizionali. L’Alpina Heritage Automatic ha un grande fascino, è realizzato con tanta qualità e quando lo si indossa è facile rimanere ipnotizzati dalle varie tonalità del blu delle bellissime lancette. Nonostante negli anni ’30 e ’40 questi fossero dei design destinati agli orologi più sportivi di allora, ora queste linee sono perfette per un utilizzo più elegante. Un’impermeabilità leggermente superiore avrebbe potuto aumentare la versatilità di questo modello, ma in fondo, se quella è una priorità, Alpina offre già varie alternative. Il prezzo di listino è di 1.695€.
Scheda tecnica
Diametro | 37,8mm |
Lug to Lug | 45,3mm |
Spessore | 10.2mm |
Peso | 53g (con cinturino installato) |
Movimento | Sellita SW200, automatico |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 38h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 30m |
Bracciale | pelle, 19mm |
Prezzo | 1.695€ |